La ramaglia di per sé appartiene al mondo dell’oblio, dove la vita ha cessato di esistere e, nonostante ciò, esprime pur sempre un’utilità finale nel consumarsi tra le fiamme. Altrimenti, il suo destino è di permutarsi lentamente in polvere, tra raggi UV e acque non evaporate. Ma ecco che quando scatta il pensiero, l’atto creativo, la sapiente manifattura, da oggetto inerte si trasfigura in spirito vitale, dotato di immagine e sostanza ideale non più distruttibile. È il caso felice e virtuoso dell’euritmia.
Residui di lavorazione di legno Okoumè, abete rosso (base). Colore acrilico.
Altezza 47,5 larghezza 47 spessore 15,9 cm.