Oggi se al bar pronunci “Torneo” è scontato capire “football”. Un tempo, più che palloni, vigevano giostre con scudi, spade e alabarde. Il sangue spesso scorreva – faceva parte del gioco – ma se il colpo assestato ammaccava l’elmo o la cotta soltanto, portavi lo stesso a casa il trofeo. Per il “rotto della cuffia” si diceva guarda a caso così. Ma perché questa storia? È suggerita dai segni specchiati, appuntiti e sinuosi, ma anche così colorati. Proprio come l’emblema guerresco un tempo indossato, con cui oggi si farebbe teatro.
Collage – cartoncini colorati
Altezza 25 / larghezza 22 cm