Il legno di castagno – nell’opera – fa la sua parte. I due reperti tagliati, sagomati e composti, mettono a nudo inaspettate forme viscerali. È il materiale che, messo in evidenza, fa dono di sé all’arte. Lo fa con assoluta indifferenza, tanto coi suoi pregi, tanto coi suoi difetti. Interviene poi la luce: una volta normalmente immateriale (non potrebbe essere altrimenti); una volta studiatamente immaginaria. Ombra e colore sono il prodigio di questa seconda luce.
Residui di lavorazione di “Palombelle” di Castagno. Multistrato Pioppo (fondo). Acrilici
Altezza 31,1 / larghezza 20,4 / spessore 7 cm.
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