La realtà, quando ci appaga, per lo più, non lo fa a sufficienza. C’è bisogno del di più dell’immaginazione, della finzione, dell’utopia. Il Mondo che si vede e che si tocca è grande, ma quello che si può pensare è immenso, non si sa se più dell’Universo. Non ci sono limiti nel simularne i dettagli: lo si fa da sempre e il suo perché è un mistero. Un occhio, un labbro, il profilo di un volto: antropomorfo, zoomorfo, non importa se ordinati e coerenti, l’essenziale è l’armonia conseguente. Se poi nella finzione vige un reale tessuto fitomorfo, non importa se scoperto o colorato, la natura si contrae e si dilata, lasciandoti perso nell’incanto. Il genere del totem non è che un modo come un altro per affastellare le emozioni.
“Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo dionisiaco 2021” – Conferimento del Riconoscimento al Merito in Arte e della Critica in semiotica estetica – Castello della Castelluccia – Roma, 30 ottobre 2021.
3° classificato nella sezione “Scultura/Installazioni” al Premio Internazionale “Apulia Contemporary Art Prize 2022” – Bari, in mostra presso il Centro d’Arte Santa Teresa dei Maschi dal 2 al 17 luglio.
Multistrato Pioppo. Lamellare policromo di varie specie legnose. Abete (base). Acrilici.
Altezza 67, larghezza 19,5, spessore 22 cm
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